Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2800 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2800PEN

Massima

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Il possesso di beni di provenienza furtiva, in assenza di giustificazioni plausibili e documentazione comprovante la legittima provenienza, integra il reato di ricettazione, essendo sufficiente la consapevolezza dell'origine delittuosa dei beni, desumibile anche dal silenzio serbato dall'imputato. La prova della provenienza furtiva può essere raggiunta attraverso elementi indiziari, come il riconoscimento da parte della persona offesa di specifici elementi identificativi dei beni, senza che sia necessaria l'escussione diretta di tale persona in dibattimento, purché sia garantito il contraddittorio attraverso l'esame di altri testimoni. Il reato di ricettazione è configurabile anche quando i beni non siano stati occultati o contraffatti, essendo sufficiente il mero possesso consapevole di cose di provenienza delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. DA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/05/2004 CORTE APPELLO di LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO LAURENZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PASSACANTANDO Guglielmo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Ca. Da., tramite difensore d…

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