Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 32890 del 24 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:32890PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, previsto dall'art. 314 c.p.p., comma 1, sorge quando il soggetto è stato prosciolto con sentenza irrevocabile perché il fatto non sussiste, non ha commesso il fatto, il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, a condizione che non abbia dato o concorso a dare causa, per dolo o colpa grave, all'instaurazione o al mantenimento della custodia cautelare. Il giudice della riparazione deve valutare in modo autonomo e con criteri propri all'azione esercitata dalla parte, se le condotte dell'interessato, pur non costituendo reato, abbiano comunque creato una situazione di allarme sociale e di doveroso intervento dell'autorità giudiziaria a tutela della comunità, ragionevolmente ritenuta in pericolo, ovvero se, per evidente, macroscopica negligenza, imprudenza, trascuratezza, inosservanza di leggi, regolamenti o norme disciplinari, abbiano determinato una situazione prevedibile di intervento cautelare. Il giudice della riparazione non può rivalutare il merito della sentenza assolutoria, ma deve limitarsi a verificare l'assenza di profili di colpa o dolo dell'interessato in relazione all'adozione del provvedimento restrittivo della libertà personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. TANGA Antonio - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Maria R. - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 14/11/2019 della Corte di Appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) veniva tratto in arresto il 28/06/2007 in virtu' di ordinanza emessa il 22/11/…

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