Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza breve n. 1686 del 2012

ECLI:IT:TARTOS:2012:1686SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società contro un'ordinanza comunale che aveva accertato interventi in difformità dal piano di coltivazione di una cava e applicato le relative sanzioni, ha affermato il seguente principio di diritto: In materia di concessioni amministrative, le controversie concernenti indennità, canoni od altri corrispettivi, riservate alla giurisdizione del giudice ordinario, sono solo quelle con un contenuto meramente patrimoniale, senza che assuma rilievo un potere di intervento della P.A. a tutela di interessi generali. Quando, invece, la controversia coinvolga la verifica dell'azione autoritativa della P.A. sul rapporto concessorio sottostante, ovvero quando investa l'esercizio di poteri discrezionali-valutativi nella determinazione del canone e non semplicemente di accertamento tecnico dei presupposti fattuali economico-aziendali (sia sull' "an" che sul "quantum"), la medesima è attratta nella sfera di competenza giurisdizionale del giudice amministrativo. Nel caso di specie, il provvedimento impugnato non conteneva valutazioni discrezionali relative al sottostante rapporto di concessione, ma solo l'accertamento di un'escavazione in quantità maggiore di quella autorizzata con conseguente recupero del contributo non versato ed applicazione della sanzione. Pertanto, la controversia rientrava nell'ambito delle valutazioni di quantificazione del contributo di escavazione, di competenza del giudice ordinario. Conseguentemente, il Tribunale ha dichiarato il ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione, con onere per la società ricorrente di riassumere il giudizio presso il giudice ordinario.

Sentenza completa

N. 00850/2008
REG.RIC.

N. 01686/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00850/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 850 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Sacci Società per Azioni Centrale Cementerie Italiane, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Firenze, lungarno Vespucci 58;

contro

Comune di Gaiole in Chianti, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Firenze, via Bolognese N. 55;
Sud Spa Equitalia non costituita in giudizio;

per l'annullamento

dell'Ordinanza n. 7 emessa dall'Ufficio tecnico …

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