Il mancato rinnovo di una concessione di bene pubblico, scaduta e non rinnovata espressamente dall'amministrazione, non costituisce un atto illegittimo, in quanto il rinnovo delle concessioni di beni pubblici non può perfezionarsi in assenza di un atto formale di rinnovo, non essendo sufficiente il mero pagamento dei canoni o il silenzio-assenso. L'amministrazione, infatti, gode di un ampio potere discrezionale nella valutazione della rispondenza all'interesse pubblico della destinazione del bene patrimoniale indisponibile, potendo pertanto decidere di non rinnovare la concessione scaduta. Tale decisione non contrasta con le norme regolamentari comunali sulla gestione delle concessioni, le quali prevedono la possibilità di rinnovo ma non l'obbligo, e con la delibera di Giunta Comunale n. 140/2015 che, pur differendo i recuperi forzosi di immobili affidati in concessione ad associazioni che svolgono attività socialmente utili, rinvia per il resto al regolamento comunale n. 5625/1983 in materia di concessioni. Pertanto, il provvedimento di riacquisizione forzosa dell'immobile da parte dell'amministrazione, a seguito della scadenza della concessione, risulta legittimo.