La condotta sessuale con minore di anni quattordici, anche se commessa al di fuori delle ipotesi di affidamento previste dalla legge, può essere procedibile d'ufficio qualora risulti connessa, ai sensi dell'art. 609-septies, comma 4, n. 4 c.p., con un'altra condotta commessa dalla stessa persona nei confronti del medesimo minore e aggravata dall'affidamento di cui all'art. 609-septies, comma 4, n. 2 c.p. L'affidamento, anche temporaneo o occasionale, per ragioni di semplice custodia, integra la circostanza aggravante prevista dalla norma, non rilevando che l'ospitalità del minore presso l'imputato sia stata determinata dal desiderio della stessa persona offesa. Tuttavia, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione di attendibilità della persona offesa effettuata dai giudici di merito, salvo che non emerga un vizio logico o una motivazione manifestamente illogica o contraddittoria. Infine, il giudice di merito è tenuto a motivare in ordine alla richiesta di applicazione dell'attenuante di cui all'art. 609-quater, comma 4 c.p. e alla determinazione dell'ammontare delle spese di lite liquidate in favore della parte civile.