Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31998 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31998PEN

Massima

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Il dolo del reato di diffamazione sussiste anche in assenza di un'intenzione diretta a ledere la reputazione altrui, essendo sufficiente la consapevolezza di formulare giudizi oggettivamente lesivi, senza che rilevi l'errore sulla veridicità dei fatti o sulla correttezza dei giudizi espressi. L'esimente del diritto di critica non opera quando le espressioni utilizzate, pur avendo anche un significato di mero giudizio critico negativo, travalicano i limiti della continenza, degenerando in ingiustificati attacchi alla persona e alla sua reputazione. L'immunità giudiziale di cui all'art. 598 c.p. è applicabile solo agli scritti difensivi presentati nell'ambito di un procedimento giudiziario, e non agli esposti diretti alle autorità disciplinari, in quanto l'autore di tali atti non può essere considerato "parte" del relativo procedimento. La condanna al risarcimento dei danni per diffamazione può essere pronunciata a favore di entrambe le persone offese, anche quando le espressioni diffamatorie non siano state rivolte direttamente a ciascuna di esse. L'attribuzione delle aggravanti di cui agli artt. 595 co. 1 e 2 e 61 n. 10 c.p. è pacifica quando le persone offese rivestano la qualità di pubblici ufficiali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto Luig - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusepp - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/01/2016 del TRIBUNALE di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/02/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. DI NARDO MARILIA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con s…

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