Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 18098 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:18098SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso per l'esecuzione di un giudicato e il pagamento di un'indennità di equa riparazione, afferma che la cessazione della materia del contendere, a seguito del deposito da parte dell'amministrazione dell'ordine di pagamento delle competenze riconosciute al ricorrente, impone una declaratoria in conformità, nonostante la presenza di possibili criticità nel ricorso, il cui approfondimento viene omesso. Il Tribunale, pertanto, ritiene che il principio di diritto fondamentale sia che, una volta accertata la cessazione della materia del contendere per l'adempimento spontaneo dell'amministrazione, il giudice debba dichiarare l'estinzione del giudizio, senza entrare nel merito delle eventuali irregolarità procedurali, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del giudicato. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali e il soddisfacimento delle pretese del ricorrente, anche in presenza di possibili vizi formali, privilegiando la sostanza rispetto alla mera forma. Ciò consente di evitare ulteriori contenziosi e di garantire l'efficienza dell'azione amministrativa, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità sanciti dall'art. 97 della Costituzione. Il Tribunale, pertanto, pur rilevando possibili criticità nel ricorso, ritiene che la cessazione della materia del contendere, a seguito dell'adempimento spontaneo dell'amministrazione, imponga una declaratoria di estinzione del giudizio, compensando le spese di lite, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del giudicato.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/10/2024

N. 18098/2024 REG.PROV.COLL.

N. 03013/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3013 del 2024, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Centro Direzionale G1;

contro

Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'esecuzione del giudicato su decreto n. 50062/17 - RG 50062/17 emesso dalla Corte d'Appello di Roma il 23/03/2017 depositato il 07/04/2017 e notifica…

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