Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29687 del 26 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29687PEN

Massima

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Il ricorso avverso l'ordinanza applicativa di una misura cautelare custodiale diviene inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora la misura sia stata revocata nelle more del procedimento incidentale de libertate, in assenza di specifica e motivata deduzione, formulata personalmente dall'interessato, idonea a evidenziare in termini concreti il pregiudizio che deriverebbe dal mancato conseguimento della pronuncia favorevole ai fini del riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione, ai sensi dell'art. 314, comma 2, c.p.p. La revoca della misura cautelare custodiale in pendenza del ricorso per cassazione determina l'inammissibilità dell'impugnazione e l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata, in ragione dell'esigenza di impedirne l'efficacia, in assenza di richiesta funzionale alla proposizione di istanze di riparazione per l'ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (CUI (OMISSIS)) nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/04/2020 del Tribunale di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
sentite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il ricorso a firma del difensore di fiducia, (OMISSIS)…

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