Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5311 del 11 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5311PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per il delitto di calunnia, afferma che la prova dell'intento calunnioso può desumersi dal confronto tra la dettagliata descrizione della dinamica del sinistro stradale fornita dalla ricorrente nella querela e gli esiti degli accertamenti tecnici, i quali escludono che la stessa si fosse ingannata, dimostrando invece la sua volontà di incolpare falsamente la parte offesa prospettando una versione a sé favorevole. Il giudice di legittimità precisa che, in sede di ricorso per cassazione, non è consentita una nuova valutazione delle risultanze probatorie, essendo il sindacato di legittimità limitato alla verifica della motivazione, che deve essere adeguata e priva di vizi logici evidenti. Pertanto, la mera prospettazione di una diversa e più adeguata interpretazione dei fatti non costituisce motivo di ricorso ammissibile, in quanto ciò comporterebbe un inammissibile controllo di merito. Inoltre, in caso di declaratoria di inammissibilità del ricorso, la sentenza di merito passa in giudicato, con conseguente impossibilità di dichiarare l'intervenuta prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ra. An. Ma. Ca. ;

avverso la sentenza del 2.2.2010 della Corte di Appello di Catania:

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) Fazio;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 2 …

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