Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44129 del 2 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:44129PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'ammissione di un condannato alla misura alternativa dell'affidamento in prova al servizio sociale, è tenuto a effettuare una complessa valutazione circa il probabile conseguimento delle finalità del programma terapeutico-riabilitativo, considerando la pericolosità sociale del condannato e l'attitudine del trattamento a realizzarne l'effettivo reinserimento sociale. Tale valutazione non è vincolata dal giudizio di idoneità del programma proveniente dall'autorità amministrativa, essendo il giudice abilitato a disattendere tali considerazioni e a pervenire, sulla base di un autonomo percorso argomentativo, a conclusioni diverse. Ove il presupposto dell'emenda non sia riscontrato o non lo sia in misura adeguata, il condannato può essere ammesso alla detenzione domiciliare, a condizione che sia scongiurato il pericolo di commissione di nuovi reati. In tal caso, il fine rieducativo della pena si attua mediante una misura dal carattere più marcatamente contenitivo, in ragione della tendenziale sfiducia ordinamentale sull'efficacia del trattamento penitenziario rispetto a pene di contenuta durata. Il giudice di merito gode di discrezionalità nell'apprezzamento in ordine all'idoneità, ai fini della risocializzazione e della prevenzione della recidiva, delle misure alternative, e nell'eventuale scelta di quella ritenuta maggiormente congrua nel caso concreto. Tali valutazioni non sono censurabili in sede di legittimità, se sorrette da motivazione adeguata e rispondente a canoni logici, basata su esaustiva ricognizione degli elementi di giudizio rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/01/2023 del TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPPUCCIO DANIELE;
lette le conclusioni del PG, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18 gennaio 2023 il Tribunale di sorveglianza di Torino ha rigettato la richiesta, presentata - in relazione all'esecuzione della pena detentiva indicata nel provvedimento di cumulo emesso dalla Procura della Repubblica…

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