Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 692 del 2019

ECLI:IT:TARSA:2019:692SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di un impianto di produzione di calcestruzzo e di altre opere, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'impianto di produzione di calcestruzzo, realizzato dopo il 1967 e privo di titolo abilitativo, è da considerarsi abusivo, a prescindere dal fatto che l'Amministrazione abbia in passato autorizzato l'installazione di alcune strutture funzionali al suo funzionamento. L'ordine di demolizione di opere abusive è un provvedimento vincolato, la cui legittimità non dipende dal decorso del tempo o da eventuali atti di acquiescenza dell'Amministrazione. 2. Le ulteriori opere, di dimensioni e volumetrie rilevanti, non possono essere qualificate come pertinenze dell'impianto principale, ma costituiscono autonomi interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, che necessitano del preventivo rilascio del permesso di costruire. 3. La destinazione urbanistica agricola dell'area non è compatibile con la realizzazione di un impianto industriale di produzione di calcestruzzo, essendo ammessi in tali zone solo gli interventi strettamente connessi all'attività agricola. 4. L'ordine di demolizione non necessita di una particolare motivazione circa l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata, essendo sufficiente la mera verifica dell'abusività dell'intervento. 5. La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità non determina l'inefficacia sopravvenuta dell'ordinanza di demolizione, ma solo una temporanea sospensione della sua esecutività, fino alla scadenza del termine di decisione previsto dalla legge. Decorso tale termine senza che l'istanza sia accolta, l'ordinanza di demolizione riacquista efficacia. 6. L'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione e la conseguente acquisizione gratuita delle opere abusive al patrimonio comunale sono effetti automatici, previsti dalla legge, che non richiedono ulteriori provvedimenti da parte dell'Amministrazione. 7. La sanzione amministrativa pecuniaria, prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001 per l'inottemperanza all'ordine di demolizione, ha natura vincolata e non necessita di particolare motivazione, essendo sufficiente la mera constatazione dell'inottemperanza. Tale sanzione è sempre irrogata nella misura massima in caso di abusi realizzati in aree soggette a vincolo idrogeologico.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/04/2019

N. 00692/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02690/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 2690 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Carlo Aiello, in proprio e nella qualità di titolare della ditta individuale “I. B. C. di Carlo Aiello”, rappresentato e difeso dall’Avv. Marcello Fortunato, con domicilio eletto, in Salerno, alla via SS. Martiri Salernitani, 31;

contro

Comune di Montecorvino Rovella, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Angela Ferrara, con domicilio eletto, in Salerno, alla via Agostino Nifo, 2;

per l’annullamento

(atto introduttivo del giudizio)

A) dell’ordinanza di…

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