Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51246 del 21 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51246PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, costringe taluno a fare o a omettere qualcosa al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Tuttavia, perché possa ritenersi integrata la fattispecie, è necessario che la condotta minacciosa sia idonea a coartare effettivamente la volontà della persona offesa, determinandone il comportamento in senso favorevole all'agente. Pertanto, ove emerga che la vittima abbia comunque mantenuto la propria autonomia decisionale, proseguendo il rapporto contrattuale con l'imputato per ragioni di convenienza economica e organizzativa, indipendentemente dalle condotte intimidatorie subite, difetta il nesso di causalità tra la minaccia e l'ingiusto profitto conseguito dall'agente, essendo quest'ultimo determinato da valutazioni autonome della controparte. Inoltre, la successiva manifestazione di apprezzamento da parte della vittima per l'operato dell'imputato, in epoca prossima alla condotta contestata, costituisce un elemento che smentisce il carattere coercitivo delle minacce e l'effettiva compromissione della sua libertà di autodeterminazione. In tali ipotesi, il giudice di appello che intenda riformare la sentenza assolutoria di primo grado ha l'onere di confutare specificamente le argomentazioni poste a fondamento del giudizio di insussistenza del reato, dando conto delle ragioni per le quali ritiene che le emergenze probatorie siano invece idonee a dimostrare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di estorsione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Danie - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza resa il 22 novembre 2022 dalla Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORSELLINO MARIA DANIELA;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MARINELLI Felicetta che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
sentito l'avv. (OMISSIS), per le parti…

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