Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21634 del 19 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21634PEN

Massima

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Il giudizio sulla causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall'art. 131-bis c.p., richiede una valutazione complessiva e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, tenendo conto delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell'entità del danno o del pericolo, al fine di verificare se il fatto, pur integrando gli estremi di un reato, sia di particolare tenuità e, pertanto, non meritevole di sanzione penale. Tale valutazione deve essere effettuata dal giudice in modo articolato e motivato, senza limitarsi alla mera descrizione degli elementi costitutivi del reato, ma esaminando in modo approfondito tutti gli indicatori rilevanti ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità, in ossequio ai principi di proporzione e di extrema ratio della risposta punitiva. L'accertamento della particolare tenuità del fatto non dipende solo dalla gravità oggettiva della condotta, ma anche dal grado di colpevolezza dell'agente e dalle conseguenze della sua azione, nell'ottica di contenere il ricorso al processo penale per fatti marginali che non mostrano un effettivo bisogno di pena. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare complessivamente la fattispecie concreta, considerando la natura e la gravità degli illeciti, la tipologia dei beni giuridici protetti, l'entità delle disposizioni di legge violate, le finalità e le modalità esecutive delle condotte, le loro motivazioni e le conseguenze derivate, il periodo e il contesto in cui le diverse violazioni si collocano, l'intensità del dolo e la rilevanza attribuibile ai comportamenti successivi ai fatti, al fine di verificare se ricorrano i presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. Scarl INI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/04/2022 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere EDUARDO DE GREGORIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLA MASTROBERARDINO che ha concluso chiedendo udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte d'Appello di Ancona ha confermato la pronunzia di condanna alla pena di me…

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