Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23027 del 4 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23027PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., può essere desunta da un complesso di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali le risultanze di intercettazioni telefoniche, il tracciamento degli spostamenti degli indagati, servizi di osservazione e pedinamento, che dimostrino l'esistenza di un'organizzazione criminale strutturata, con ruoli e gerarchie definiti, finalizzata al controllo del territorio anche attraverso la gestione di appalti pubblici, nonché l'effettiva affiliazione e il contributo del singolo indagato al sodalizio, anche attraverso l'attribuzione di specifici incarichi e mansioni all'interno dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NU. PA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 08/08/2008 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FRATICELLI Mario, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

uditi per il ricorrente l'Avv. GAETO Lorenzo, il quale ha illustrato il ricorso, chiarendone l'accoglimento.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con l…

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