Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8844 del 4 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8844PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso un provvedimento di riesame in tema di misure cautelari personali, può sindacare la motivazione del provvedimento impugnato solo in presenza di vizi di mancanza o manifesta illogicità, senza poter procedere ad una autonoma rilettura degli elementi fattuali posti a fondamento della decisione. Ai fini dell'emissione di una misura cautelare, è sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessario il raggiungimento dello stesso grado di prova richiesto per il giudizio di merito. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari è compito primario ed esclusivo dei giudici di merito, non sindacabile in sede di legittimità se non in presenza di vizi logici o motivazionali. La motivazione del provvedimento di riesame deve contenere una valutazione complessiva degli elementi indiziari, anche di quelli emersi successivamente all'emissione della misura cautelare, nonché una adeguata argomentazione in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, con particolare riferimento alla concretezza e attualità del pericolo di reiterazione del reato, tenuto conto anche della condotta dell'indagato e della sua personalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BORSELINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/10/2020 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere COSCIONI GIUSEPPE;
udito il PG LIGNOLA FERDINANDO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore degli indagati, Avv. (OMISSIS), il quale ha insistito nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Latina revocava la misura degli arresti domicil…

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