Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3222 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:3222SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento di un precedente atto impugnato determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso il medesimo atto, in quanto la parte ricorrente ha ottenuto in sede amministrativa l'utilità che aveva determinato la proposizione del gravame. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, non potendo pronunciarsi nel merito del ricorso, in quanto l'annullamento dell'atto impugnato ha privato di ogni effetto utile la pronuncia giurisdizionale. La compensazione delle spese di giudizio è altresì disposta in ragione delle modalità di risoluzione della controversia e del contegno processuale della parte ricorrente che non ha tempestivamente dedotto in giudizio le sopravvenienze procedimentali determinanti la cessazione della materia del contendere.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/02/2024

N. 03222/2024 REG.PROV.COLL.

N. 12238/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12238 del 2014, proposto da
Patrizio Cardellini, rappresentato e difeso dall'avvocato Belardo Bosco, con domicilio digitale come in atti e domicilio eletto in Roma, via Pompeo Ugonio, 3;

contro

Comune di Formello, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Leonida Carnevale, Gabriele Costantini, con domicilio digitale e domicilio eletto in Roma, via della Giuliana, 82;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 91, prot. 10306, emessa l'8 agosto 2014, notificata in data 18 agosto 2014, di sgombero totale dell'e…

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