Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27904 del 8 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27904PEN

Massima

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Il diritto di cronaca, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione a mezzo stampa, postula la sussistenza di tre requisiti essenziali: l'interesse pubblico alla conoscenza dei fatti narrati, la continenza nell'esposizione e la verità, anche putativa, dei fatti stessi. Quest'ultimo requisito implica l'obbligo per il giornalista di accertare l'attendibilità delle fonti, non potendosi considerare notizia vera la mera voce corrente nell'ambiente, in quanto intrinsecamente incontrollabile. Pertanto, il riferimento a voci incontrollate o a semplici insinuazioni non integra l'esimente del diritto di cronaca, in quanto l'interesse sociale riguarda solo i fatti certi, non il mero gossip, anche se di natura politica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. RO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 14/11/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il PG in persona del Sost. Proc. Gen. Dr. Ciampoli L. che ha chiesto rigettarsi il ricorso;

udito il difensore di PC, avv. Maglie C., che ha chiesto rigettarsi il ricorso e ha presentato nota spese;

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