Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49285 del 14 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49285PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione di stampo mafioso sussiste quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo, caratterizzato da una struttura organizzativa, da una ripartizione di compiti e da una cassa comune, il cui controllo e gestione da parte di un soggetto, anche se detenuto, integra la condotta tipica del reato, in quanto espressione della perdurante adesione al sodalizio criminale e del mantenimento del ruolo di "cassiere" nell'interesse della consorteria mafiosa, come desumibile dalle emergenze investigative, in particolare dalle intercettazioni telefoniche e ambientali che dimostrino il coinvolgimento del soggetto nella gestione della cassa comune e il suo ruolo di coordinamento e direzione delle attività illecite del gruppo criminale, anche se realizzate dai suoi familiari in esecuzione delle sue direttive impartite dal carcere. In tali casi, il quadro indiziario a carico del soggetto, valutato nella sua globalità e complessità, risulta grave e solido, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il pericolo di reiterazione del reato, in ragione della persistente operatività del vincolo associativo mafioso e del ruolo apicale ricoperto dall'indagato all'interno dell'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. PAOLONI G. - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/07/2014 del Tribunale di Reggio Calabria;
esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con il ministero del difensore l'indagato (OMISSIS) impugna per cassazione il provvedimento del Tri…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.