Cassazione penale Sez. I sentenza n. 53419 del 15 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53419PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., può essere desunto dalle specifiche modalità della condotta delittuosa e dalla capacità di reazione violenta dimostrata dall'indagato, anche in presenza di circostanze attenuanti riconosciute in sede di giudizio di merito e di assenza di precedenti penali, non costituendo tali elementi, di per sé, motivo sufficiente per escludere l'attualità del pericolo di recidiva e la conseguente applicazione di una misura cautelare, la cui scelta rientra nella discrezionalità del giudice di merito, purché sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 242/2016 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 26/05/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;
lette le conclusioni del PG Dott. GALLI Massimo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Messina, costituito ai sensi dell'articolo 310 cod.proc.pen., con ordinanza emessa in data 26 maggio 2016 ha respinto l'appello proposto da (OMISSIS) avverso l'ordinanza emessa dalla…

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