Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19383 del 22 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19383PEN

Massima

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Il mero uso di un veicolo sottoposto a fermo amministrativo, e non a sequestro penale, non integra il reato di cui all'art. 334 c.p. (violazione di sigilli), ma costituisce una mera contravvenzione amministrativa, in quanto la condotta non viola la specifica disciplina del codice della strada che prevede il sequestro del mezzo. Il giudice, pertanto, deve pronunciare il proscioglimento dell'imputato per il fatto non previsto come reato, non essendo configurabile un concorso apparente di norme tra la fattispecie penale e quella amministrativa, atteso che la condotta contestata non integra gli estremi della violazione di sigilli di cui all'art. 334 c.p., ma è riconducibile esclusivamente alla sfera della responsabilità amministrativa per l'inosservanza della disciplina del codice della strada relativa al fermo del veicolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LANZA ((omissis)) del 18/04/2 -

Dott. PAOLONI ((omissis)) SENTE -

Dott. FAZIO ((omissis)) rel. Consigliere N. -

Dott. PETRUZZELLIS ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DE AMICIS ((omissis)) N. 38822/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania;

avverso la sentenza del Gup del Tribunale di Catania del 6 maggio 2010 emessa nei confronti di:

1. (OMISSIS);

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) Fazio;

udito il Pubblico Ministero, in persona dei Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto de…

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