Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16393 del 26 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16393PEN

Massima

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Il reato di ingiuria aggravato dalla finalità di discriminazione razziale, previsto dall'art. 3 della Legge n. 205/1993, è procedibile d'ufficio e di competenza del Tribunale collegiale, indipendentemente dall'eventuale remissione di querela da parte della persona offesa. La qualificazione giuridica del fatto deve essere effettuata sulla base dell'oggettiva contestazione, senza che possano rilevare valutazioni soggettive del contesto in cui le espressioni offensive sono state pronunciate. La sentenza di proscioglimento per remissione di querela pronunciata dal Giudice di Pace è pertanto nulla, in quanto emessa in difetto di giurisdizione, e gli atti devono essere trasmessi al Pubblico Ministero competente per l'ulteriore corso del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

POROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TRIESTE;

nei confronti di:

1) RO. RO. , N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 1/2010 GIUDICE DI PACE di PORDENONE, del 03/02/2010;

Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

Udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. Mario Rotella;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. G. Galati, che ha conclus…

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