Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40180 del 30 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:40180PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dalle modalità della condotta delittuosa e dai collegamenti dell'indagato con un'organizzazione criminale internazionale, anche in presenza di un periodo di tempo trascorso dall'arresto, non essendo rilevanti ai fini della valutazione della sua ulteriore condotta delittuosa le ammissioni di responsabilità rese in precedenza. Ciò in quanto il giudice, nel valutare le esigenze cautelari, deve tenere conto della concreta possibilità che l'indagato possa reiterare il medesimo reato, a prescindere da eventuali confessioni o ammissioni di responsabilità, essendo necessario un apprezzamento autonomo e attuale della pericolosità sociale dell'indagato. La sola circostanza che l'indagato sia cittadino straniero non è di per sé sufficiente a giustificare il pericolo di fuga, dovendosi valutare tutti gli elementi concreti del caso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Consigliere

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. MA. RE., N. (OMESSO);

Avverso ORDINANZA del 10/03/2007 TRIBUNALE di LECCE;

Visti gli atti l'ordinanza e il ricorso;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. AMBROSINI GIANGIULIO;

Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. MARIO FRATICELLI, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il Tribunale di Lecce con ordinanza 10.3…

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