Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 16290 del 2007

ECLI:IT:TARNA:2007:16290SENT

Massima

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Il Comune, prima di ordinare la demolizione di opere edilizie abusive, è tenuto a definire previamente l'istanza di condono edilizio presentata dal proprietario, al fine di valutare se confermare la scelta demolitoria ovvero mantenere in essere le opere giacché sanabili. L'omissione di tale preventiva valutazione rende illegittimo il provvedimento di demolizione, in quanto il Comune non può prescindere dall'esame della domanda di sanatoria, che risulta tuttora pendente. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi: 1. Il Comune, in presenza di un'istanza di condono edilizio presentata dal proprietario, ha l'obbligo di definire previamente tale procedimento prima di adottare un provvedimento di demolizione delle opere abusive. 2. La mancata definizione del procedimento di condono, con la conseguente incertezza sulla sanabilità o meno delle opere, rende illegittimo il provvedimento di demolizione, in quanto il Comune non può prescindere dall'esame della domanda di sanatoria. 3. Il Comune deve valutare, all'esito del procedimento di condono, se confermare la scelta demolitoria ovvero mantenere in essere le opere qualora risultino sanabili. 4. Il principio di tutela dell'affidamento del privato e di buon andamento dell'azione amministrativa impongono al Comune di definire previamente l'istanza di condono, prima di adottare provvedimenti demolitivi. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico. Essa esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, ed è applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA CAMPANIA
NAPOLI
Sezione VI
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 6333 del 1997 proposto da Ma. De. Si. rappresentata e difesa da: Avv. to Eg. Fo., avv.to Ga. Ot. e avv. Gi. Di. Me. con studio in Fo. e quindi da intendersi legalmente domiciliati presso Segreteria TAR
RICORRENTE
contro
COMUNE DI Fo. in persona del Sindaco p.t.
non costituitosi in giudizio
RESISTENTE
per l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione di:
ordinanza n.122 del 1997 del 10 marzo 1997;
di tutti gli atti preordinati, connessi e consequenziali, ivi compresi quelli richiamati nel provvedimento sub 1);
Visto il ricorso con i relativi allegati e valutati i motivi di doglianza in esso dedotti, avverso gli atti impugnati;
Visti gli atti tutti della causa;
Uditi alla pubblica udienza del 21 novembre 2007, il relatore il Referendario dott. ((om…

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