Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37094 del 4 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37094PEN

Massima

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Il metodo mafioso, quale circostanza aggravante prevista dall'art. 7 della L. n. 203 del 1991 (ora art. 416-bis.1 c.p.), può configurarsi anche in assenza di esplicite manifestazioni di intimidazione, essendo sufficiente l'utilizzo di modalità esecutive del fatto-reato che evochino la forza intimidatrice del vincolo associativo, senza necessità di provare l'esistenza o l'operatività effettiva dell'associazione mafiosa. Diversamente, l'aggravante della finalità di agevolazione di un'associazione mafiosa, di natura soggettiva, richiede la prova del dolo specifico dell'agente di voler agevolare l'attività dell'associazione, non essendo sufficiente la mera contestualità ambientale o la contiguità con esponenti della criminalità organizzata. Pertanto, il giudice deve valutare attentamente tutti gli elementi probatori, anche impliciti, che possano rivelare l'utilizzo del metodo mafioso, senza limitarsi a considerare solo le condotte esplicite di evocazione dei presunti collegamenti con l'organizzazione criminale, nonché verificare la sussistenza del dolo specifico di agevolazione, senza presumerlo automaticamente dalla natura del reato o dal contesto in cui è stato commesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CALTANISSETTA;
avverso l'ordinanza emessa il 6/12/2018 dal Tribunale della liberta' di Caltanissetta;
nel procedimento nei riguardi di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. SILVESTRI Pietro;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DI LEO Giovanni, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della ordinanza impugnata;
udit…

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