Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30546 del 10 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30546PEN

Massima

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Il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) sussiste quando l'imputato, in sede di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà allegata a domanda di condono edilizio, attesti falsamente la data di ultimazione dell'opera da sanare. Ciò in quanto l'ordinamento attribuisce a tale dichiarazione valenza probatoria privilegiata, essendo essa destinata a dimostrare la verità dei fatti cui è riferita e ad essere trasfusa in atto pubblico, a prescindere dalla provenienza pubblica o privata dei rilievi a fondamento della falsità e dalla mancata comparizione di testimoni in dibattimento, atteso che la scelta del rito abbreviato comporta l'accettazione della piena utilizzabilità della documentazione in atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12480/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 22/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. Dott. D'ANGELO G., che ha chiesto annullamento senza rinvio per prescrizione;

udito il difensore, avv. (OMISSIS), che si e' riportato al ricorso e ne ha chiesto l'ac…

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