Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19717 del 25 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:19717PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato di legittimità sulla motivazione delle decisioni adottate dai giudici di merito, non può procedere a una rivalutazione del merito della vicenda, essendo precluso un nuovo esame degli elementi fattuali e probatori già valutati dai giudici di grado inferiore. Il ricorso per cassazione è pertanto inammissibile quando i motivi di impugnazione si risolvono in una mera critica delle statuizioni di merito, senza individuare specifici vizi di legittimità della decisione impugnata, adeguatamente argomentati e supportati da elementi concreti. In tali ipotesi, il giudice di legittimità è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. FR. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2055/2009 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 23/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA Alberto;

sentite le conclusioni del PG Dott. DE SANDRO ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. ((omissis)) di Roma che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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