Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 995 del 2009

ECLI:IT:TARLAZ:2009:995SENT

Massima

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Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato può essere legittimamente revocato quando l'amministrazione accerti l'insussistenza del rapporto di lavoro dichiarato ai fini della regolarizzazione, in quanto la normativa in materia ha carattere eccezionale e mira ad evitare la stabilizzazione dello straniero in situazioni di precarietà lavorativa. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento di revoca, qualora il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato, in considerazione della natura vincolata del provvedimento. L'eventuale accertamento in sede penale della falsità delle dichiarazioni rese non è necessario ai fini della legittimità del provvedimento di revoca, essendo sufficiente la dimostrazione dell'insussistenza del rapporto di lavoro dichiarato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, Roma,

sez. I ter
composto dai signori magistrati:
((omissis)) rel.
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 4353/2004 proposto da Kh. So. Be. Mo. Ha.,
rappresentato e difeso dall'Avv. St. Gr. ed elettivamente domiciliato in Ro., ((omissis))., n. (...);
CONTRO
- Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t.,
- Questura di Ro., in persona del Questore p.t.,
rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, legale domiciliataria;
per l'annullamento previa sospensione
del provvedimento di revoca del permesso di soggiorno del 26.1.2004;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti di causa;
Data per letta nella pubblica udienza del 4.12.2008 la relazione del dr. ((omissis)) e uditi altresì i difensori come da verbale;
FATTO E DIRITTO
Il ricorrente è cittadin…

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