Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51154 del 9 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51154PEN

Massima

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La provocazione, quale circostanza attenuante, è configurabile anche quando la reazione iraconda esploda a distanza di tempo, in occasione di un episodio scatenante, quale conseguenza di un accumulo di rancore determinato dalla reiterazione di comportamenti ingiusti da parte della vittima, configurando la provocazione c.d. "per accumulo". A tal fine, il giudice deve valutare il nesso di causalità psicologica tra il fatto ingiusto della vittima e la reazione dell'imputato, senza limitarsi al solo ultimo episodio scatenante, ma considerando l'intero contesto di minacce e vessazioni pregresse subite dall'imputato. La sproporzione tra offesa e reazione, pur non costituendo un requisito essenziale per la configurabilità della provocazione, può tuttavia rilevare ai fini della sua esclusione quando sia di tale entità da far ritenere che la reazione abbia trovato origine in altri fattori inerenti alla personalità dell'agente, anziché nel fatto ingiusto della vittima. Il giudice di merito, pertanto, nel valutare la sussistenza della provocazione, deve esaminare compiutamente il nesso di causalità psicologica tra il contesto di minacce e vessazioni pregresse e la reazione dell'imputato, nonché l'adeguatezza di quest'ultima rispetto alla gravità del fatto ingiusto, senza limitarsi a considerare solo il momento immediatamente precedente il fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/10/2016 della Corte di assise di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Angela Tardio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Di Leo Giovanni, che chiede il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che chiede l'accoglimento del ricorso.
RI…

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