Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 626 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:626SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi è in re ipsa, in quanto l'ordine di demolizione mira a riparare l'illecito edilizio, il cui carattere permanente non viene meno per il mero decorso del tempo, il quale non può ingenerare affidamenti nel soggetto trasgressore. L'ordine di demolizione non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento, né del c.d. preavviso di diniego di cui all'art. 10-bis della legge n. 241 del 1990, in quanto l'amministrazione è tenuta a un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul loro carattere non assentito. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del Testo Unico Edilizia per il caso di inottemperanza all'ordine di demolizione è una conseguenza diretta della legge, la cui legittimità non può essere contestata nell'ambito dell'impugnazione dell'ordine di demolizione, in assenza della sua effettiva irrogazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/01/2023

N. 00626/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03308/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3308 del 2020, proposto da
Margherita Gargiulo, rappresentata e difesa dall'avvocato Federica Esposito, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via G. Melisurgo n. 4;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ele…

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