Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17663 del 18 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:17663PEN

Massima

Generata da Simpliciter
L'aggravante di cui all'art. 61, n. 9 c.p. (abuso di poteri o violazione di doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio) sussiste anche quando la qualità di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio dell'agente, in relazione alla tipicità della sua posizione, abbia agevolato la condotta delittuosa, a prescindere dall'attualità dell'esercizio della funzione o del servizio e dal nesso funzionale tra la qualità rivestita e il reato commesso. Pertanto, tale aggravante ricorre nei confronti dell'impiegato pubblico che, approfittando della sua posizione, si appropri indebitamente di somme di denaro o valori bollati nell'esercizio delle sue mansioni, anche se si tratti di attività meramente materiali e non rientranti specificamente nei suoi compiti istituzionali. La sussistenza dell'aggravante non richiede che il reato sia commesso in relazione a atti rientranti nella sfera di competenza del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, essendo sufficiente che la qualità dell'agente abbia agevolato, anche solo in via indiretta, la realizzazione della condotta illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 10/02/2012 della Corte di Appello di Trento;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

FATTO

1. Con sentenza del 10/02/2012, la Corte di Appello di Trento - in parziale riforma della sentenza pronunciata in data 25/11/2010 dal tribunale della medesim…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.