Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'amministrazione comunale, prima di adottare un provvedimento di demolizione di un manufatto edilizio realizzato in epoca antecedente all'entrata in vigore della legge n. 765 del 1967, è tenuta a svolgere un'istruttoria particolarmente accurata e approfondita, volta a verificare con precisione lo stato dei luoghi e le caratteristiche costruttive dell'opera, acquisendo anche le controdeduzioni dei soggetti interessati, al fine di accertare l'effettiva sussistenza delle modifiche abusive ascritte al manufatto. L'omissione di tale doverosa attività istruttoria comporta l'illegittimità del provvedimento di demolizione, che deve essere annullato, fermo restando il potere dell'amministrazione di adottare un nuovo provvedimento all'esito di una più approfondita valutazione di tutti gli elementi rilevanti. La massima si fonda sui seguenti principali argomenti: 1) L'amministrazione, prima di adottare un provvedimento di demolizione di un manufatto edilizio realizzato in epoca antecedente all'entrata in vigore della legge n. 765 del 1967, è tenuta a svolgere un'istruttoria particolarmente accurata e approfondita. Ciò in quanto, pur non essendo ammissibile in via generale l'esistenza di un affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, il tempo trascorso impone all'amministrazione di verificare con particolare attenzione la situazione di fatto e le caratteristiche costruttive dell'opera, al fine di accertare l'effettiva sussistenza delle modifiche abusive ascritte al manufatto. 2) L'istruttoria deve essere condotta acquisendo anche le controdeduzioni dei soggetti interessati, al fine di valutare tutti gli elementi rilevanti prima di adottare il provvedimento conclusivo. L'omissione di tale doverosa attività istruttoria comporta l'illegittimità del provvedimento di demolizione, che deve essere annullato. 3) Resta salvo il potere dell'amministrazione di adottare un nuovo provvedimento all'esito di una più approfondita valutazione di tutti gli elementi rilevanti, compreso l'eventuale permesso in sanatoria nel frattempo intervenuto. 4) In relazione alla particolare fattispecie, sussistono giuste ragioni per disporre la totale compensazione tra le parti delle spese e degli onorari di giudizio.