Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La disciplina dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore (r.c.a.) di cui all'art. 122 del Codice delle Assicurazioni Private trova applicazione in tutti i casi in cui il danno sia derivato dall'uso del veicolo in modo conforme alla sua funzione abituale, a prescindere dalle caratteristiche del luogo (pubblico o privato, intercluso o accessibile) in cui si è verificato il sinistro. Pertanto, l'assicuratore del responsabile è tenuto a risarcire direttamente la vittima del sinistro stradale, senza poter opporre eccezioni fondate sul contratto di assicurazione. L'onere di provare i presupposti per l'applicabilità di tale disciplina grava sulla parte che ne invoca l'applicazione. Il giudice, nel determinare il quantum del risarcimento, non può riformare i capi della sentenza di primo grado che non siano stati oggetto di impugnazione, essendo vincolato dal giudicato interno formatosi su tali aspetti.