Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46508 del 12 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:46508PEN

Massima

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Il professionista che, con artifici e raggiri, induce fraudolentemente il proprio assistito a consegnargli somme di denaro per prestazioni professionali mai effettivamente eseguite, integra il reato di truffa aggravata. Tale condotta, infatti, viola il dovere di lealtà e correttezza che deve caratterizzare il rapporto fiduciario tra avvocato e cliente, abusando della posizione di fiducia ricoperta per appropriarsi indebitamente del denaro affidatogli. La responsabilità penale del professionista non viene meno per il solo fatto che egli abbia svolto altre attività a tutela degli interessi del cliente, atteso che la truffa si realizza nel momento in cui, con artifici e raggiri, egli si appropria indebitamente di somme di denaro senza fornire le prestazioni professionali promesse. Inoltre, la lieve entità del fatto non costituisce una circostanza attenuante applicabile al reato di truffa aggravata, essendo tale fattispecie connotata da un disvalore sociale e giuridico che non consente di ritenere il fatto di lieve entità. Pertanto, il professionista che si rende responsabile di tale condotta non può beneficiare di alcuna attenuante e deve essere condannato alla pena prevista per il reato di truffa aggravata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. MESSINI D. Piero - Consigliere

Dott. DI PISA Fab - Rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/07/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile Avv. (OMISSIS) il quale ha concluso riportandosi alla memoria depositata unitamente alla n…

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