Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18834 del 2 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18834PEN

Massima

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Il reato di inosservanza delle prescrizioni inerenti alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, previsto dalla legge n. 1423 del 1956, articolo 9, comma 2, e ora dal decreto legislativo n. 159 del 2011, articolo 75, comma 2, è integrato esclusivamente dalla violazione delle prescrizioni c.d. specifiche, che hanno un autonomo contenuto precettivo, e non anche dalla mera inosservanza delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e di "rispettare le leggi", le quali valgono per ogni consociato e non influiscono sul comportamento del sorvegliato speciale, in quanto non individuano condotte socialmente dannose da evitare o condotte socialmente utili da perseguire. In presenza di un precetto indefinito, l'ordinamento penale non può pretenderne l'osservanza, sicché l'inosservanza di tali prescrizioni generiche rileva solo ai fini dell'eventuale aggravamento della misura di prevenzione, ma non integra il reato in esame. Integra, invece, l'elemento materiale del reato di resistenza a pubblico ufficiale la condotta del soggetto che, nel tentativo di sottrarsi all'inseguimento delle forze dell'ordine, ponga deliberatamente in pericolo, con una condotta di guida obiettivamente pericolosa, l'incolumità personale degli agenti inseguitori o degli altri utenti della strada.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/11/2016 della CORTE APPELLO di BARI.
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CARDIA DELIA che ha concluso per l'annullamento con rinvio perche' il fatto non sussiste in relazione al capo C) e inammissibilita' nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza de…

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