Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47214 del 28 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47214PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nell'intestazione fittizia di quote societarie e nell'impiego di denaro di provenienza delittuosa nell'attività economica, al fine di eludere le leggi in materia di misure di prevenzione patrimoniale e di agevolare l'attività di un'associazione mafiosa, integra i reati di intestazione fittizia di beni e riciclaggio, con l'aggravante della finalità di agevolazione dell'associazione mafiosa, anche in assenza di un diretto legame di parentela o di una notoria caratura criminale del soggetto agente, essendo sufficiente la consapevolezza della provenienza illecita dei capitali e della finalità di agevolare l'associazione mafiosa, desumibile dal complesso degli elementi indiziari, quali il contenuto delle conversazioni intercettate, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di persone informate sui fatti, nonché la pregressa condanna per associazione mafiosa. Tali elementi, unitamente alla notevole intensità del dolo, all'elevata professionalità dimostrata nella commissione dei reati e alla stabile contiguità del soggetto agente rispetto alle finalità di gestione dei capitali di provenienza illecita, sia nell'interesse proprio che del clan mafioso di appartenenza, giustificano l'adozione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della spiccata inaffidabilità del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Lecce, in data 26 marzo 2013, di rigetto dell'istanza di riesame;

dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere del G.I.P. del Tribunale di Lecce, in data 28 dicembre 2012;

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

Sentita in Camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Sentito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Pro…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.