Il proprietario di un bene espropriato per pubblica utilità, che non accetti l'indennità offerta dall'autorità espropriante, ha diritto di richiedere la costituzione di un collegio peritale ai sensi dell'art. 21 del D.P.R. n. 327/2001, al fine di ottenere la stima del valore del bene. L'autorità espropriante è tenuta a dare seguito tempestivamente a tale richiesta, provvedendo alla nomina dei due periti di propria competenza e fissando un termine perentorio, non superiore a 90 giorni dalla nomina del terzo perito da parte del Presidente del Tribunale, per il deposito della relazione di stima. Il mancato adempimento di tali incombenti da parte dell'amministrazione configura un'illegittima inerzia, suscettibile di essere impugnata in sede giurisdizionale attraverso il ricorso avverso il silenzio. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto ad ordinare all'autorità espropriante di provvedere nel termine assegnato, al fine di garantire la tutela del diritto del proprietario a veder determinata in modo equo l'indennità di espropriazione.