Il verbale della conferenza di servizi, in quanto atto meramente endoprocedimentale e privo di autonoma efficacia lesiva, non è autonomamente impugnabile, essendo impugnabile solo il provvedimento finale adottato dall'amministrazione procedente al termine della conferenza stessa. Infatti, la conferenza di servizi ha una struttura dicotomica, composta da una fase preparatoria che si conclude con la determinazione della conferenza, avente valenza solo endoprocedimentale, e da una successiva fase che si conclude con l'adozione del provvedimento finale, avente valenza esoprocedimentale ed esterna, determinativa della fattispecie e incidente sulle situazioni degli interessati. Pertanto, il verbale della conferenza di servizi, in quanto atto meramente preparatorio e privo di autonoma efficacia lesiva, non è autonomamente impugnabile, ma può essere contestato solo unitamente al provvedimento finale adottato dall'amministrazione procedente al termine della conferenza stessa. La mancata adozione del provvedimento finale o il suo ritardo possono tuttavia dar luogo a responsabilità dirigenziale o disciplinare e amministrativa, nonché all'attribuzione della retribuzione di risultato.