Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32001 del 30 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:32001PEN

Massima

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Il pericolo di recidiva specifica, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p., può essere desunto non solo dalla gravità dei fatti per cui si procede, ma anche dalla personalità dell'indagato, dalla modalità di commissione del reato e dal suo agire in gruppo al fine di imporre le proprie ragioni con metodi violenti, a prescindere dalla condizione di incensuratezza. In tali casi, la misura cautelare della custodia in carcere può essere ritenuta l'unica adeguata, proporzionata e graduale a tutelare le esigenze cautelari, anche in assenza di un concreto pericolo di fuga o di inquinamento probatorio, in ragione della spiccata pericolosità sociale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BORSELLINO M. - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa il 7 gennaio 2022 dal Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORSELLINO MARIA DANIELA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GUERRA ((omissis)) che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Milano ha confe…

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