Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48852 del 25 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48852PEN

Massima

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Il dolo di omicidio volontario sussiste quando l'agente, pur non avendo come scopo primario l'uccisione della vittima, prevede e accetta consapevolmente il rischio che dalla propria condotta violenta possa derivare l'evento morte. Ciò si verifica anche quando l'azione lesiva, pur inizialmente diretta a cagionare semplici percosse o lesioni, viene realizzata con modalità tali da rendere altamente probabile il verificarsi dell'evento più grave, come l'utilizzo di un corpo contundente di notevoli dimensioni e peso per colpire violentemente la vittima al capo. In tali casi, la mancata prosecuzione dell'aggressione dopo il primo grave colpo non esclude la sussistenza del dolo di omicidio, in quanto l'evento letale è già insito nella condotta precedentemente posta in essere. Inoltre, il nesso causale tra l'azione dell'agente e l'evento morte non viene interrotto dalla presenza di patologie pregresse della vittima, a meno che tali condizioni non assumano i caratteri dell'eccezionalità e imprevedibilità tali da rendere del tutto irrilevante la condotta dell'imputato nella serie causale. Infine, la circostanza attenuante della provocazione non può trovare applicazione sulla base della mera affermazione dell'imputato circa l'esistenza di una precedente offesa verbale, in assenza di altri elementi probatori che ne dimostrino la concreta sussistenza e la capacità di provocare una reazione sproporzionata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaell - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/09/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RAFFAELLO MAGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) del foro di SALERNO in difesa della parte civile (OMISSIS) si riporta come da concl…

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