Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13966 del 7 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13966PEN

Massima

Il concorso morale nell'estorsione aggravata dal metodo e dall'agevolazione mafiosa sussiste quando l'indagato, pur non essendo l'autore materiale della condotta estorsiva, contribuisce alla realizzazione del reato attraverso il suo apporto, anche indiretto, in ragione della sua appartenenza a un'associazione di stampo camorristico, la cui forza intimidatrice è idonea a coartare la volontà della vittima, e della consapevolezza di agire nell'interesse e a vantaggio del sodalizio criminale, di cui condivide gli scopi e i metodi. La sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura cautelare sono presuntivamente integrate nel caso di reati aggravati dal metodo e dall'agevolazione mafiosa, salvo che la difesa non alleghi elementi idonei a superare tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
avverso l'ordinanza 25 novembre 2019 del Tribunale del riesame di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribunale del riesame di Na…

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