Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12758 del 29 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12758PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere applicata nei confronti di indagati per il delitto di associazione di tipo mafioso sulla base di un quadro indiziario grave, anche se non caratterizzato dai requisiti di precisione e concordanza richiesti per il giudizio di merito, purché idoneo a fondare una qualificata probabilità di colpevolezza. In tali casi, vige una presunzione relativa di pericolosità sociale dell'indagato, che inverte l'onere della prova, spettando alla difesa l'onere di dimostrare l'insussistenza delle esigenze cautelari, senza che il giudice abbia l'obbligo di una dimostrazione in positivo della ricorrenza dei "pericula libertatis". La valutazione del compendio indiziario e delle esigenze cautelari rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o violazione di norme di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 4246/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 03/08/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Il Pubblico ministero, in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore generale presso questa Corte, ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
L'avv. (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), ha concluso chiedendo l'…

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