Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18485 del 4 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:18485PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare, deve verificare la congruenza della stessa rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter entrare nel merito della valutazione degli elementi di prova, riservata al giudice di merito. La motivazione del provvedimento cautelare deve dare adeguatamente conto delle ragioni che hanno indotto il giudice a ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari, attraverso un organico e coerente apprezzamento degli elementi indiziari, senza incorrere in contraddittorietà o manifesta illogicità. Anche in relazione ai processi per fatti di criminalità organizzata, il giudice può applicare misure cautelari diverse dalla custodia in carcere, ove risultino elementi specifici, relativi al caso concreto, dai quali emerga che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, in ossequio al principio di proporzionalità. Tuttavia, l'obbligo di motivazione diviene più intenso ove la difesa rappresenti elementi idonei, nella sua ottica, a dimostrare l'insussistenza di esigenze cautelari o la possibilità di soddisfarle con misure di minore afflittività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 357/2014 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 04/06/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Salerno, in data 4-6-2014, che ha confermato l'ordinanza applicativa della misura intramurale, in ordine ai delit…

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