Il Ministero per i beni e le attività culturali ha la facoltà di imporre, ai sensi dell'art. 45, commi 1 e 2, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, un vincolo indiretto di inedificabilità assoluta su aree limitrofe a beni culturali immobili già oggetto di vincolo diretto, al fine di evitare che interventi non regolamentati possano mettere in pericolo l'integrità del bene tutelato, danneggiarne la prospettiva o l'ambiente e il decoro. Tale potere di tutela indiretta, esercitato attraverso la prescrizione di distanze, misure e altre norme conformative, è motivato dalla necessità di preservare l'intero contesto paesaggistico e ambientale circostante il bene culturale, anche in assenza di una qualificata aspettativa edificatoria dei proprietari dei terreni interessati, in quanto la pianificazione urbanistica è subordinata ai vincoli culturali imposti dall'Amministrazione competente nell'esercizio della sua discrezionalità tecnica. L'adeguatezza dell'istruttoria e della motivazione del provvedimento di vincolo indiretto, che individua puntualmente le esigenze di tutela del bene culturale e le ragioni del diverso regime conformativo imposto alle aree a est e a nord della villa, esclude la sussistenza di vizi procedimentali o di legittimità del provvedimento, il quale risulta pertanto legittimo e conforme alla normativa di settore.