Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41523 del 25 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41523PEN

Massima

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La confisca di prevenzione è un provvedimento suscettibile di revoca ex tunc ai sensi della L. n. 1423 del 1956, art. 7, comma 2, qualora sia affetto da invalidità genetica, come il difetto di uno o più presupposti di legge, quali la pericolosità sociale del proposto, la disponibilità diretta o indiretta del bene da parte del medesimo soggetto, la sproporzione del valore dei beni rispetto al reddito dichiarato o all'attività svolta o l'essere il bene frutto di attività illecite o del reimpiego di profitti illeciti. Tuttavia, la prova nuova che consente la revoca della misura di prevenzione deve presentarsi, nel quadro di un ponderato scrutinio degli elementi a suo tempo acquisiti, come un fattore che determini una decisiva incrinatura del corredo fattuale sulla cui base era intervenuta la decisione, non essendo sufficiente evocare un qualsiasi elemento favorevole che finirebbe per trasformare un istituto che ha il carattere di rimedio straordinario in una non consentita forma di impugnazione tardiva. Pertanto, la presunzione di illecita provenienza dei beni sottoposti a confisca di prevenzione ha natura di presunzione relativa, e per l'assolvimento dell'onere probatorio posto a carico del soggetto inciso è sufficiente la mera allegazione di fatti, situazioni o eventi che, ove riscontrabili, siano idonei, "ragionevolmente e plausibilmente", ad indicare la lecita provenienza dei beni. Tuttavia, qualora il soggetto inciso non sia in grado di offrire una prova contraria e liberatoria, atta a neutralizzare la presunzione della effettiva disponibilità da parte del proposto, in guisa da dimostrare la legittima provenienza dei beni, il provvedimento di confisca deve essere confermato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/05/2016 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
lette le conclusioni del P.G. Dott.ssa ZACCO Franca, che chiede di dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Palermo, Sezione Misure di Prevenzione, con decreto del 27/05/16, ha rigettato l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) e …

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