Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Gallo's Shop sas avverso i provvedimenti di diniego del Comune di Napoli relativi alla concessione di suolo pubblico antistante il suo pubblico esercizio, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'Amministrazione, nel valutare le istanze di concessione di suolo pubblico, deve tenere conto della situazione concreta in essere, senza limitarsi a un mero riscontro formale dei requisiti, e deve instaurare un adeguato contraddittorio procedimentale con l'interessato, comunicando preventivamente gli eventuali motivi ostativi all'accoglimento della domanda ai sensi dell'art. 10-bis della L. 241/1990. 2. Qualora l'istante si dichiari disponibile a regolarizzare gli aspetti rilevati come non conformi (come l'adeguamento degli arredi o la realizzazione di un secondo bagno idoneo per la clientela), l'Amministrazione non può semplicemente denegare la concessione, ma deve valutare se concederla con le necessarie prescrizioni, assegnando un termine per l'adeguamento. 3. La presenza di un albero nell'area oggetto di richiesta di concessione non può di per sé costituire un automatico motivo ostativo, se non vi sono elementi concreti che dimostrino l'effettiva interferenza con la manutenzione dell'albero e se l'istante prevede l'utilizzo di arredi amovibili e non installazioni stabili. 4. L'Amministrazione non può addurre motivi ostativi non previamente comunicati all'interessato, in violazione del contraddittorio procedimentale, né può fondare il diniego su valutazioni illogiche, contraddittorie o estranee agli indirizzi normativi di riferimento. 5. L'annullamento degli atti illegittimi non comporta, tuttavia, il riconoscimento di un diritto al risarcimento dei danni, in assenza di prova del danno subito e tenuto conto della possibilità per l'istante di beneficiare di provvedimenti cautelari che le hanno consentito di rimanere nel godimento dell'area.