Il rispetto della normativa edilizia e urbanistica costituisce un requisito essenziale per l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande. La violazione di tali prescrizioni, accertata attraverso idonei atti di verifica, legittima l'adozione di provvedimenti di cessazione dell'attività commerciale, a prescindere dall'applicazione di eventuali sanzioni per le specifiche violazioni edilizie. L'amministrazione è tenuta a verificare la sussistenza dei requisiti di conformità edilizia e urbanistica prima di rilasciare l'autorizzazione per l'esercizio dell'attività di somministrazione, potendo revocare o sospendere il titolo autorizzatorio qualora accerti il mancato rispetto di tali prescrizioni. Il provvedimento di cessazione dell'attività commerciale, essendo di natura vincolata, non richiede il previo esperimento del contraddittorio procedimentale, risultando sufficiente l'accertamento dell'abusività dell'esercizio attraverso idonei atti di verifica. L'esercente non può invocare la violazione della normativa edilizia per sottrarsi all'applicazione della sanzione di cessazione dell'attività commerciale, in quanto tale disciplina è rivolta all'amministrazione e non costituisce precetto direttamente sanzionabile nei confronti del privato ai sensi della legge n. 287/1991.