Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2787 del 18 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2787PEN

Massima

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Il furto aggravato è un reato che si configura quando il soggetto agente sottrae un bene mobile altrui, con l'impiego di mezzi fraudolenti o di destrezza, cagionando un danno patrimoniale di rilevante entità alla vittima. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente la prova della condotta di sottrazione, anche se non si è perfezionato il delitto, essendo integrato il tentativo di furto aggravato. Le modalità di commissione del fatto, come l'abilità e la studiata condotta degli autori, possono integrare l'aggravante della destrezza, a prescindere dall'effettivo conseguimento del profitto. La responsabilità penale può essere accertata sulla base di plurime e significative prove indiziali, come il riconoscimento fotografico, i tabulati telefonici e il possesso di beni riconducibili alla vittima, anche in assenza di riprese video o fotografiche dirette del fatto. Il danno cagionato, inoltre, deve essere valutato non solo in termini quantitativi, ma anche in relazione alle condizioni economiche della vittima, al fine di apprezzarne la rilevanza. Infine, il termine di prescrizione del reato di furto aggravato può essere sospeso per effetto della pendenza del processo, senza che ciò comporti la declaratoria di estinzione del reato per intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco Mar - rel. Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco Mari - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 535/2010 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 05/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/12/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCO MARCO BLAIOTTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Aniello Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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