Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25746 del 28 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25746PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è legittimo quando vi sia una ritenuta sproporzione tra i redditi dichiarati dal soggetto e le sue disponibilità economiche, in assenza di elementi idonei a giustificare tale sproporzione, anche in presenza di fonti di reddito non ufficiali o non comprovate, non essendo onere dell'accusa dimostrare la provenienza illecita dei beni, ma essendo sufficiente l'accertamento della loro evidente sproporzione rispetto ai redditi dichiarati. Il principio di diritto affermato è che la presunzione di illecita accumulazione patrimoniale consegue alla ritenuta sproporzione tra redditi dichiarati e disponibilità economiche, salvo che il soggetto non fornisca elementi idonei a giustificare tale sproporzione, senza che gravi sull'accusa l'onere di dimostrare la provenienza illecita dei beni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M - Presidente

Dott. PRESTIPINO Anton - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FU. CO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 334/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 04/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 4.11.2010, il Tribunale della Liberta' di Milano rigettava l'istanza di riesame proposta da Fu. Co. contro il decreto di sequestro prev…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.