Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 368 del 2014

ECLI:IT:TARVEN:2014:368SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio per un manufatto abusivo rende improcedibile il ricorso avverso l'ordine di demolizione precedentemente emesso dall'amministrazione comunale, in quanto la nuova istanza produce l'effetto di rendere inefficace tale provvedimento sanzionatorio, spostando l'interesse del ricorrente sul diverso provvedimento che l'amministrazione è tenuta ad adottare a conclusione del procedimento di sanatoria. Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, la domanda di concessione in sanatoria impone al Comune l'obbligo di esaminarla e adottare i provvedimenti conseguenti, con la conseguente perdita di efficacia degli atti repressivi dell'abuso edilizio precedentemente emanati e l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, che si sposta invece sull'eventuale provvedimento di diniego della sanatoria, contenente un nuovo ordine di demolizione e un nuovo termine per l'adempimento.

Sentenza completa

N. 03834/1997
REG.RIC.

N. 00368/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03834/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3834 del 1997, proposto da:
Iniziative Commerciali S.p.a. cui è subentrata la Coop. Adriatica in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia, via XXII Marzo, 2065;

contro

Comune di Venezia in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avvocatura civica in Venezia, ((omissis)) 4091;

per l'annullamento

del provvedimento comunale 12.9.1997 n. 97/1055/50 di demolizione opere edili.

Visti il ricorso…

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