Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 133 del 2015

ECLI:IT:TARLT:2015:133SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio per opere realizzate in zona soggetta a vincolo paesaggistico è legittimo qualora le stesse risultino in contrasto con le prescrizioni dello strumento urbanistico vigente, anche in assenza del preventivo parere dell'autorità preposta alla gestione del vincolo, in quanto la normativa sul condono edilizio (art. 32, comma 27, lett. d, d.l. n. 269/2003, conv. in l. n. 326/2003) subordina la condonabilità dell'abuso alla duplice condizione che il vincolo sia stato imposto successivamente all'edificazione e che l'opera risulti conforme alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. Pertanto, ove l'immobile oggetto di condono edilizio risulti realizzato in violazione delle prescrizioni dello strumento urbanistico, il diniego di condono è legittimo a prescindere dall'acquisizione del parere dell'autorità preposta alla gestione del vincolo paesaggistico, in quanto la mancata conformità alle norme urbanistiche costituisce di per sé motivo ostativo al rilascio del condono. L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è sufficientemente motivato con riferimento all'oggettivo riscontro dell'abusività delle opere ed alla sicura assoggettabilità di queste al regime concessorio, senza che sia necessaria una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione delle opere, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, trattandosi di atto vincolato.

Sentenza completa

N. 00736/2008
REG.RIC.

N. 00133/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00736/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 736 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da: ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso lo studio del quale elettivamente domicilia in Latina, Via Carducci, 7;

contro

Comune di Sperlonga, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 69 del 27 maggio 2008 a mezzo della quale il Capo Area del Settore Urbanistico del Comune di Sperlonga ha respinto la domanda di condono edilizio presentata dal ricorrente in data 10.12.2004, prot. 21900 (ricorso introduttivo);

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